Dopo aver studiato per diventare guida turistica, posso dire che adoro con tutta me stessa il lavoro che ogni giorno mi trovo a svolgere. Tuttavia ci sono momenti in cui fare la guida turistica può essere davvero impegnativo e stressante, in particolare quando dopo ore di visite guidate ti rendi conto che i turisti non hanno capito praticamente niente di tutto ciò che ti sei prodigata con impegno e dedizione a spiegare. E questo è un aspetto che non ti viene insegnato nel corso per ottenere il patentino di guida turistica. Di seguito alcune delle domande o affermazioni che mi hanno portato a tale conclusione….

Le domande più stupide che mi sono state rivolte durante un tour: da leggere prima di decidere se diventare guida turistica

  1. Una turista sarda davanti alla statua di Cosimo I a cavallo in piazza della Signoria “Ma quello è il cavallo di troia?”
  2. Un turista americano in via de Georgofili davanti all’olivo in memoria dell’attentato del 27 maggio 1993: “Ma la bomba fu posizionata qui dalla mafia per spodestare la famiglia Medici?”
  3. Alla Galleria degli Uffizi davanti alla Nascita di Venere di Botticelli “Ma Botticelli è il cantante italiano che ha scritto la canzone Con te Partirò?” seguita da magistrale interpretazione del pezzo fatta dallo stesso turista cinese.
  4. Davanti Palazzo Medici Riccardi una giovane e ingenua turista americana “Ieri sera in discoteca ho incontrato uno della famiglia Medici che mi ha invitato a casa sua” non ho voluto sapere come poi si sia conclusa la sua serata.
  5. Una turista Australiana “Potresti portarci in Piazza Navona?
  6. Turista canadese davanti alla casa di Dante ”Ma Danti era il dentista della famiglia Medici?
  7. Ragazzino pugliese al telefono con la madre “Mamma sono sul Ponte Vecchio… no…non ricordo come si chiama questo lago…ora lo chiedo alla guida
  8. Un turista inglese “Mi scusi signorina cos’è quella cosa che ha sulla spalla?” ed io “E’ lo spallino del mio reggiseno

Rispondere a tali domande, oppure spiegare perché tali affermazioni non siano corrette alle volte porta a sentirsi non proprio una guida turistica, ma più che altro una badante, o forse una maestra di sostegno, ma al tempo stesso ti fa pensare a quanto è bella, strana e umana la gente.

Articolo di Valentina Luzzi

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