In piazza della Santissima Annunziata, a due passi dal Duomo, si trovano il non plus ultra della compostezza architettonica del Rinascimento fiorentino: su tre lati la piazza è infatti chiusa da eleganti logge che appartengono allo Spedale degli Innocenti, alla Basilica della Santissima Annunziata ed alla Loggia dei Servi di Maria.

In questo leggiadro contesto, e sotto l’ occhio vigile del Granduca Ferdinando I de’ Medici, la cui statua campeggia al centro della piazza, l’osservatore attento può scovare un elemento di discordanza con la sobria eleganza degli edifici circostanti: si tratta delle due fontanine, che adornano la piazza ai lati della statua equestre di Ferdinando.

Le cosiddette “fontane dei Mostri marini” sono un tripudio di tritoni e conchiglie che rimandano la mente a paesaggi decisamente più vicini al mare che non Firenze. A vederle di primo acchito sembra quasi che le due fontane, con i suoi esseri pisciformi, sia stata pensata per una qualche altra destinazione.  

La storia delle “Fontane dei Mostri Marini”

Ed è questa infatti la giusta supposizione, visto che le due fontane, opera dello scultore Pietro Tacca, erano destinate ad ornare la città di Livorno, città marinara per eccellenza, che alla cui atmosfera si sarebbero perfettamente accordate: dovevano infatti originariamente essere collocate ai lati della statua dei Quattro Mori.

Le due fontanine adorne di gorgoni e protei, pensate appositamente per la città di Livorno, restarono invece a Firenze perchè il Granduca le apprezzò particolarmente e decise che fossero più appropriate la città capoluogo.

Tuttavia, nonostante questo “incidente di percorso”, alla fine anche Livorno ebbe le sue due fontane con i Mostri marini, attualmente poste in piazza Colonnella: si tratta di due copie esatte di quelle presenti a Firenze e fuse dal Tacca, e furono donate alla città una dal Comune di Firenze, ed una dallo stesso Comune di Livorno nel 1963.

Articolo di Alessandro Benedetti, CuriositasuFirenze.wordpress.com, Nonsolochianti.wordpress.com

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