I quattro documenti indispensabili per trasferirsi in Italia

Ogni paese del mondo ha i propri modi di tenere traccia dei suoi abitanti e necessita di documenti ad hoc. Nello specifico sono tre i documenti necessari per potersi trasferire in Italia: 

  1. Il Passaporto

Questo documento di identificazione è necessario per gli stranieri che provengono da uno Stato esterno all’Unione Europea. 
Il Passaporto viene rilasciato dal governo del Paese di origine e certifica l’identità e la nazionalità del titolare. Inoltre, permette di viaggiare all’estero. 

  1. Il Visto

È un permesso rilasciato dal proprio paese di origine che viene apposto sul passaporto. Questo consente al suo titolare di viaggiare e soggiornare in un paese straniero per la durata specificata. Viene rilasciato dall’Ambasciata o dal Consolato.

  1. La Carta d’Identità 

La Carta d’Identità è un documento identificativo rilasciato dallo stato Italiano. I cittadini italiani possono utilizzarlo anche per viaggiare, in sostituzione del Passaporto, solo all’interno dell’Unione Europea. Questo documento riporta dati come nome, cognome, data e luogo di nascita. Le generalità sono accompagnate da una fotografia e da altri dati come il comune di registrazione, la firma e il timbro del comune. Vi sono indicati anche parametri fisici come il colore degli occhi, dei capelli e l’altezza. 

Anche i cittadini stranieri possono fare richiesta della carta d’identità presso gli uffici dell’Anagrafe del Comune di residenza, ma non sarà valido per viaggiare.

  1. Il Codice Fiscale

Erroneamente si pensa che a richiedere il codice fiscale sia solo chi guadagna in Italia e  alle tasse e all’aspetto fiscale del singolo individuo. Invece, in Italia risulta necessario in moltissimi aspetti della vita di tutti i giorni. 
Nello specifico ci soffermiamo a parlare di quest’ultimo proprio in virtù della sua importanza, a volte sottovalutata.

Richiedere il Codice Fiscale per stranieri: Guida completa

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Di seguito una guida per richiedere il Codice Fiscale per stranieri. La guida comprende una introduzione su come si compone il Codice Fiscale e le più tipiche motivazioni per cui il Codice Fiscale può non essere valido. Nella guida troverete una panoramica sugli utilizzi di questo documento e sul perché è fondamentale per vivere in Italia. Capire a cosa serve il Codice Fiscale è un passaggio importante per comprendere il funzionamento della burocrazia italiana.

Cos’è un Codice Fiscale italiano

Questo documento consiste principalmente in un codice.
Infatti, è una stringa composta da 16 caratteri alfanumerici generati automaticamente in base a un algoritmo. Le informazioni che vengono aggregate in questo documento comprendono Nome, Cognome, Data e Luogo di nascita, Sesso, Comune o Stato di Nascita. A questi si aggiunge un carattere di controllo posto a chiusura. 

L’introduzione del Codice Fiscale in Italia risale al 1973 e aveva lo scopo di regolare la gestione finanziaria dei cittadini italiani. Oggi a questo documento sono legati anche altri ambiti della vita quotidiana, come la salute, per esempio.

Qual’è la differenza tra Codice Fiscale e Partita Iva(VAT)?

Trattandosi di un documento che ha a che fare con la tassazione italiana è normale fare confusione tra la Partita Iva e il Codice Fiscale

Facciamo un po’ di chiarezza. A cosa serve il Codice Fiscale? Si tratta di un documento che serve all’anagrafe tributaria italiana per registrare e controllare dati che hanno rilevanza per il fisco. Infatti, il Codice Fiscale deve essere indicato su alcuni atti come l’apertura di un conto corrente, la compravendita di immobili o automobili, rimborso di tasse e tutto ciò che abbia a che fare con lo spostamento di denaro.

L’anagrafe tributaria è un ufficio che dipende dal ministero delle Finanze, è lì che sono registrate le informazioni relative ad ogni contribuente. 
Questo per quanto riguarda il singolo cittadino. 

Invece per le imprese è un codice numerico che spesso coincide con la Partita Iva
Esiste però anche la Partita Iva per le persone fisiche, in cosa differisce dal Codice Fiscale? 

La Partita Iva è una sequenza di 11 cifre che identifica un soggetto che esercita una qualsiasi attività rilevante ai fini dell’imposizione fiscale indiretta (l’IVA). Quando il soggetto svolge un lavoro in proprio deve aprire Partita Iva nel momento in cui guadagna più di 5 mila euro all’anno. Se riesce a rimanere sotto questa cifra annuale il solo Codice Fiscale è sufficiente. 

Come si compone il Codice Fiscale?

Vediamo il funzionamento generale dell’algoritmo che serve a comporre il Codice Fiscale. 

3 lettere per il cognome

Vengono prese le prime tre consonanti del cognome (o dei cognomi, se ve ne è più di uno). Se le consonanti sono insufficienti, si prelevano anche le vocali. Se un cognome ha meno di tre lettere, la parte di codice viene completata aggiungendo la lettera “X”.

3 lettere per il nome

Per il nome valgono le stesse regole già esposte sopra per il cognome. Vengono prese le prime consonanti del nome (o dei nomi, se ve n’è più di uno) nel loro ordine.

3 caratteri per l’anno e il mese di nascita

Per l’anno di nascita vengono prese le ultime due cifre dell’anno di nascita; (es. 1985 = 85)
Per il mese di nascita si usa una lettera. Ad ogni mese viene associata una lettera dell’alfabeto italiano. 

Per il giorno di nascita e il sesso vengono usate due cifre

Si prendono le due cifre del giorno di nascita (nel caso in cui si tratti di un numero composto da una sola cifra viene aggiunto uno 0 davanti). Per i soggetti di sesso femminile al giorno di nascita deve essere sommato 40. Così facendo il campo conterrà la doppia informazione giorno di nascita più sesso. Si verrà a delineare la situazione per cui i maschi avranno una cifra compresa tra 01 a 31, mentre le femmine da 41 a 71.

Quattro caratteri per il Comune (o lo Stato) di nascita

Per quanto riguarda il comune di nascita si utilizza il codice “Belfiore”, il codice fiscale si compone di una lettera e tre numeri. Ad ogni comune sarà associata una stringa composta da questi quattro caratteri alfanumerici.

L’ultima lettera del Codice Fiscale cosa indica?

L’ultima lettera del Codice Fiscale è un carattere di controllo che viene ricavato a partire dai quindici caratteri alfanumerici precedenti. Il carattere di controllo, indicato come CIN, “Control Internal Number”, viene deciso a sua volta in base a un algoritmo.

Richiesta del Codice Fiscale per stranieri: cosa cambia?

Come si compone il Codice Fiscale per i cittadini stranieri? Non cambia quasi per nulla. I dati come Nome, Cognome, Sesso e Data di nascita saranno tranquillamente inseriti come per qualsiasi Codice Fiscale per cittadini italiani. La differenza sarà tutta nell’inserimento dei caratteri alfanumerici che hanno a che fare con il luogo di nascita. Infatti, l’ultima lettera del Codice Fiscale conterrà, anziché il comune di nascita, lo Stato di provenienza. Per gli stranieri si considera lo stato estero di nascita. In quel caso la sigla inizierà con la lettera Z e sarà seguita dal numero identificativo dello Stato. Questa è l’unica differenza evidenziabile tra un Codice Fiscale italiano e uno per stranieri.

A cosa serve il Codice Fiscale?

Forse ti starai chiedendo “ho bisogno di un Codice Fiscale italiano?” Se hai intenzione di rimanere in Italia per più di 30 giorni e/o in generale se non hai intenzione di venire in Italia a scopo turistico, la risposta è sì. Questo documento può risultare utile in moltissimi frangenti della vita quotidiana in questo paese, vediamone alcuni.

Codice Fiscale e Tessera Sanitaria

Il codice fiscale per gli stranieri, come per i cittadini italiani, è utile perché non è solo un documento fiscale, anzi. Si tratta di un documento necessario in campo fiscale come in quello sanitario. Infatti, il Codice Fiscale assume tutte le funzioni in ambito sanitario proprie della Tessera Sanitaria, come: 

  • Il controllo della spesa sanitaria e la tutela dei dati sanitari dei cittadini;
  • Tessera valida nell’Unione Europea come assicurazione sanitaria;
  • La funzione di firma per l’accesso ad alcuni servizi pubblici.

Di fatto la tessera plastificata del Codice Fiscale è stata definitivamente sostituita e integrata nella tessera sanitaria nel 2003.

Codice Fiscale: tutti i suoi utilizzi

Spiegare a cosa serve il Codice Fiscale non è semplice, soprattutto perché i suoi utilizzi sono tanti e vari. Infatti, il Codice Fiscale è necessario anche per firmare atti, aprire conti in banca, sposarsi in Italia, firmare un contratto di affitto o comprare una casa. Insomma, questo documento è necessario per compiere una qualsiasi attività che esuli dal contesto turistico. 
Se hai intenzione di rimanere in Italia per più di 30 giorni è importante che ti munisca di questo codice di identificazione fiscale, altrimenti sarai comunque portato a procurartelo in un secondo momento, ma avrai perso tempo inutilmente nell’attesa.

Questo tipo di documento non esiste solo in Italia, ma è presente in ogni paese nel mondo con nomi differenti. Esempi di codice di identificazione fiscale estero sono il National Insurance Number in Inghilterra, la “Seguridad” in Spagna e in USA il “Social Number”. 

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Che documenti servono per sposare un italiano?

Tra i documenti necessari a sposarsi in Italia c’è il Codice Fiscale. Infatti, anche il matrimonio è un contratto e come tale deve essere registrato nei Pubblici Registri. Attenzione però, se avete intenzione di sposarvi all’estero non sarà necessario. Il Codice Fiscale serve solo in caso di matrimonio su suolo italiano.

Documenti per stranieri per lavorare in Italia

Il codice fiscale per stranieri è necessario per lavorare in Italia, perché? 
Questo documento serve nel momento della firma di un contratto di lavoro. In Italia, infatti, ogni contratto di lavoro deve essere depositato, e quindi registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Affinché questo documento sia valido, chi firma deve comparire nei registri come una persona fisica realmente esistente, e quindi deve essere in possesso di un Codice Fiscale REGISTRATO. Se non è registrato il Codice Fiscale non è valido.

Codice Fiscale non valido: come evitarlo

La registrazione del Codice Fiscale è un fattore molto importante.
Infatti, su internet si trovano moltissimi siti di generatori di Codice Fiscale, ma si tratta di semplici calcolatori! Le stringhe di codice che vengono fornite sul web non sono valide per lo Stato italiano! Il Codice Fiscale non è valido se non è registrato presso gli uffici statali. Risulta fondamentale la corretta registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, oltre che la compilazione corretta dei moduli.

Infatti, un altro elemento che potrebbe invalidare il Codice Fiscale è la scorretta compilazione dei moduli per la richiesta. La richiesta del Codice Fiscale per stranieri risulta essere lunga e complicata e questo può portare a generare errori nella domanda che possono rendere il Codice Fiscale non valido. 

A cosa serve il Codice Fiscale? Altri utilizzi a cui forse non hai pensato

Devi firmare un contratto di affitto? Aprire un conto corrente o farti avanti per ricevere la parte di eredità che ti spetta in seguito al decesso di un parente? Ti serve il Codice Fiscale. Infatti, se sei straniero e hai un parente deceduto in Italia, per poter entrare nell’asse ereditario ed essere citato nella dichiarazione di successione che si presenta all’Agenzia delle Entrate devi avere il Codice Fiscale.

Va indicato per procedere con l’apertura di un conto corrente, la riscossione di un pagamento, la compravendita di immobili o di un’auto, oltre che per atti di accertamento, riscossione, e il rimborso delle tasse.
Ricapitolando, Il Codice Fiscale serve all’Anagrafe Tributaria per registrare e controllare dati rilevanti per il fisco; è necessario a fini tributari, sanitari, ereditari, lavorativi. In generale, in ogni situazione in cui si deve firmare un contratto è richiesto il Codice Fiscale. 

Non è un documento necessario per entrare in Italia, come il Visto o il Passaporto, però averlo potrà facilitare molti passaggi fondamentali del vivere in Italia. 

Come richiedere il Codice Fiscale per stranieri

Come fare il Codice Fiscale allora? 

Per una lettura più approfondita sui moduli da compilare, gli sportelli e le modalità per richiedere il Codice Fiscale, ti invito a leggere l’articolo che ne illustra tutti i passaggi.

Per richiedere questo documento e non rischiare di incappare nei tipici errori che possono invalidare il Codice Fiscale vi consigliamo di affidarvi a degli esperti che se ne occuperanno per voi, compilando ogni campo correttamente e facendovi risparmiare tempo. 
Infatti, avere questo documento ancora prima di partire potrebbe snellire le procedure di acquisto o affitto di casa e macchina, oltre a permettervi di procedere con l’iscrizione nelle scuole e la firma di contratti di lavoro.

Clicca qui per richiedere il Codice Fiscale italiano per stranieri. 

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