Il Duomo è costruzione ricca di particolari curiosi, alcuni più, ed altri meno evidenti. Tra quelli che generalmente passano del tutto inosservati all’ occhio di chi non non conosca già l’ arcano, c’ è quello della testa di toro che sporge dalle pareti esterne di Santa Maria del Fiore. Curiosa la posizione, curioso il soggetto: non si sa chi abbia collocato l’effigie dell’animale in quella sede nè il motivo.

L’unica cosa certa della faccenda, è che la testa del bovino risulta posizionata su una mensola, sul lato sinistro della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, e precisamente sul fianco di una delle cappelle absidali, ad una quindicina di metri di altezza.

Detto questo, iniziano le incertezze. Intanto, non si capisce bene se si tratti della testa di un toro o di una vacca. Secondo la tradizione più accreditata, la statua rappresenterebbe una vacca, riconoscibile rispetto ad un toro per la minore dimensione delle corna, in onore di tutti gli animali da traino utilizzati del trasporto del materiale costruttivo utilizzato per la fabbricazione del Duomo.

Secondo la tradizione popolare, invece, la testa marmorea rappresenterebbe un toro. Si tratterebbe in tal caso della vendetta di un carpentiere che se la intendeva con la moglie di un fornaio. Denunciati dal marito cornificato, infatti, i due amanti furono sorpresi e condannati come adulteri. Per questo motivo, il carpentiere pensò bene di ripagare il fornaio piazzando la testa di toro proprio in fronte alla sua bottega, in maniera che si ricordasse sempre che lo aveva fatto cornuto.

Questa seconda ipotesi ha il pregio di spiegare in maniera più verosimile la collocazione della curiosa testa di vacca; tuttavia, è ben possibile che il tributo concesso agli animali da trasporto sia stato collocato in questa posizione al semplice scopo di non alterare gli equilibri compositivi presenti in collocazioni più visibili ai passanti.

Un’ulteriore possibile spiegazione della bizzarra statua è il suo riferimento alla rappresentazione simbolica degli evangelisti: secondo questa chiave interpretativa, la statua rappresenterebbe l’ evangelista Luca, il cui simbolo è appunto una testa di bue. Premesso che i simboli degli altri tre evangelisti sono Uomo (Matteo), Aquila (Giovanni) e Leone (Marco), lasciamo ai lettori l’ arduo compito di verificarne l’ eventuale presenza sulle facciate del Duomo, in maniera da avvalorare questa interpretazione.

Il Duomo è costruzione ricca di particolari curiosi, alcuni più, ed altri meno evidenti. Tra quelli che generalmente passano del tutto inosservati all’ occhio di chi non non conosca già l’ arcano, c’ è quello della testa di toro che sporge dalle pareti esterne di Santa Maria del Fiore. Curiosa la posizione, curioso il soggetto: non si sa chi abbia collocato l’ effigie dell’ animale in quella sede nè il motivo.

L’unica cosa certa della faccenda è che la testa del bovino risulta posizionata su una mensola, sul lato sinistro della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, e precisamente sul fianco di una delle cappelle absidali, ad una quindicina di metri di altezza.

Possibili spiegazioni della bizzarra testa di toro

Detto questo, iniziano le incertezze: intanto non si capisce bene se si tratti della testa di un toro o di una vacca. Secondo la tradizione più accreditata, la statua rappresenterebbe una vacca, riconoscibile rispetto ad un toro per la minore dimensione delle corna, in onore di tutti gli animali da traino utilizzati del trasporto del materiale costruttivo utilizzato per la fabbricazione del Duomo.

Secondo la tradizione popolare, invece, la testa marmorea rappresenterebbe un toro: si tratterebbe in tal caso della vendetta di un carpentiere che se la intendeva con la moglie di un fornaio. Denunciati dal marito cornificato, infatti, i due amanti furono sorpresi e condannati come adulteri. Per questo motivo, il carpentiere pensò bene di ripagare il fornaio piazzando la testa di toro proprio in fronte alla sua bottega, in modo si ricordasse sempre che lo aveva fatto cornuto.

Questa seconda ipotesi ha il pregio di spiegare in maniera più verosimile la collocazione della curiosa testa di vacca; tuttavia, è ben possibile che il tributo concesso agli animali da trasporto sia stato collocato in questa posizione al semplice scopo di non alterare gli equilibri compositivi presenti in collocazioni più visibili ai passanti.

Un’ulteriore possibile spiegazione della bizzarra statua è il suo riferimento alla rappresentazione simbolica degli evangelisti. Secondo questa chiave interpretativa, la statua rappresenterebbe l’evangelista Luca, il cui simbolo è appunto una testa di bue. Premesso che i simboli degli altri tre evangelisti sono Uomo (Matteo), Aquila (Giovanni) e Leone (Marco), lasciamo ai lettori l’arduo compito di verificarne l’eventuale presenza sulle facciate del Duomo, in maniera da avvalorare questa interpretazione.

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