La loggia del Porcellino è certamente uno dei luoghi più rinomati di Firenze: non c’ è visitatore che, prima o poi, non si attardi al mercatino organizzato sotto alle volte della Loggia, o non degni di uno sguardo la sua celebre “mascotte”. La statua fu progettata da Pietro Tacca, il medesimo scultore delle due fontanine presenti in Piazza della Santissima Annunziata e della celeberrima statua dei “Quattro Mori” a Livorno.

Posto a pochi passi da Piazza della Repubblica, sede un tempo del Mercato Vecchio, la cosiddetta loggia del Porcellino è in realtà quello che i fiorentini chiamavano “loggia del Mercato Nuovo”, proprio per distinguerlo da quello che si trovava all’ incrocio tra le attuali via degli Speziali e via Roma.

loggia del porcellino

Interessante notare, come prima cosa, che il tanto rinomato Porcellino è in realtà una statua in bronzo raffigurante un  cinghiale. Sono ben visibili, infatti, le zanne che sporgono dalla bocca e, a voler essere pignoli, non si tratta di una semplice statua, ma di una fontana.

Un bizzarro portafortuna

Nonostante questa non assomigli per niente alla fontana di Trevi, i passanti sono soliti compiere presso questa fontana un rito propiziatorio della fortuna in tutto simile a quelli che si svolge a Roma. Si ritiene segno di buona fortuna se una monetina, fatta scorrere sul muso del “Porcellino”, va a finire sotto la grata della fontana.

Quella appena citata non è l’unica tradizione che si ripete pressochè immutata in altre parti d’ Italia. L’usanza di strofinare una parte della statua come portafortuna, toccata in sorte al seno destro della Giulietta di Verona, viene applicata al grugno del cingiale, che, sfregato giorno dopo giorno da centinaia di persone, è ormai perfettamente levigato.

Il motivo per cui spesso si fa confusione riguardo la vera natura di fontanile della statua del Porcellino, è che l’impianto è in realtà a secco da diverso tempo: sebbene utilizzata in passato per ragioni non solo decorative, ma principalmente funzionali, attualmente il getto della fontana è ridotto ad un gorgogliante rivolo che esce a stento, motivo per il quale la fontana si può considerare non più funzionante.

Attualmente, la “loggia del Porcellino” è sede del giornaliero mercatino in cui le bancarelle vendono soprattutto souvenir, borse e passamaneria. Insieme a quello di San Lorenzo, il mercatino del Mercato Nuovo attira ogni giorno una folla di gente da ogni parte del mondo, ragion per cui si può ben dire che non è venuta a mancare quella atmosefera di formicolante vitalità che doveva caratterizzare questo luogo nei secoli precedenti, quando veniva usato come mercato dei tessuti di lana e di seta, uno dei pricipali prodotti per i quali Firenze era famosa nel mondo.

La fontana del Porcellino, proprio a causa della monetine gettate dai passanti, è stata protagonista di un curioso fatto di cronaca nel luglio del 2011. Due ragazzi sono stati sorpresi dai carabinieri mentre tentavano di rimuovere la grata della fontana allo scopo evidente di impossessarsi dei soldi gettati come porta-fortuna. Grazie alla segnalazione di alcuni passanti, che ha dato avvio all’ intervento dei carabinieri, la fontana ha evitato il potenziale danneggiamento.
Bisogna aggiungere però che la statua ed il basamento visibili oggi sotto la Loggia del Mercato Nuovo non sono quelli fusi da Pietro Tacca: gli originali sono attualmente conservati preso il Museo Bardini.

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