Sull’angolo di piazza San Lorenzo, in cui si incrociano via de’ Gori e via de’ Ginori, sta da secoli una statua alquanto curiosa. Anche se migliaia di persone, che affollano il mercatino più famoso d’Italia, ci passano sotto tutti i giorni senza accorgersene, la statua, che campeggia su un solido basamento cubico,  raffigura il condottiero Giovanni delle Bande Nere in una postura piuttosto inconsueta per un comandante militare.

Se ci fate caso, la prossima volta che passate in San Lorenzo, noterete che il celebre condottiero se ne sta comodamente seduto, mentre la consuetudine figurativa del tempo voleva che i condottieri fossero ritratti a cavallo del proprio destriero.
I fiorentini, con la consueta vena ironica, inventarono un motto di spirito particolarmente arguto, di cui ecco i versi:

“Messer Giovanni dalle Bande Nere
dal lungo cavalcar noiato e stanco,
scese di sella e si pose a sedere”.

giovanni delle bande nere

In realtà, ed ecco svelato l’arcano, il condottiero è ritratto in posizione seduta per via del fatto che l’angolo di piazza San Lorenzo non era la collocazione a cui era destinata. Essa doveva infatti essere piazzata nella cappella Negroni all’interno della Basilica di San Lorenzo, per la quale non si poteva certo progettare un monumento equestre.

Curioso ricordare che il figlio di Giovanni, quel Cosimo I granduca di Toscana, cambiata idea in breve tempo, decise di far collocare la statua nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio, in cui però non entrava il basamento. Il grosso cubo basale fu quindi collocato da solo in piazza San Lorenzo, e da allora chiamato “la base di San Lorenzo”.

Soltanto nell’ anno 1850 fu deciso di ricongiungere la statua del condottiero, scolpita da Baccio Bandinelli, con l’originario basamento, che funge ad oggi anche da fontanina con tanto di mascherone.

Per concludere, non si può non accennare al curioso appellativo del gran condottiero. E’ naturale, infatti, chiedersi perchè sia passato alla storia col nome di Giovanni delle Bande Nere. Il motivo è che Giovanni militò per tutta la sua carriera di illustre capitano di ventura alla testa delle milizie pontificie, le cui insegne erano a strisce (“bande”) bianche e nere. Nonostante una fulminanate carriera di comandante militare il povero Giovanni morì a soli 28 anni.

Articolo di Alessandro Benedetti, CuriositasuFirenze.wordpress.com, Nonsolochianti.wordpress.com

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