Il Calcio storico, disputato in costume in piazza Santa Croce nell’ambito delle celebrazioni del 24 giugno, festa del Battista patrono di Firenze, rappresenta per la città gigliata quello che il Palio rappresenta per Siena, ovvero l’ evento folkloristico più rappresentativo nonchè quello più famoso nel mondo.

Ma come nasce la tradizione di giocare il caratteristico calcio in costume che si disputa a Firenze? Per rispondere a questa domanda è necessario risalire alle origini della fondazione della città, quando Florentia nasce come accampamento militare romano sorto per contrastare la potenza della città etrusca di Fiesole. Quello che oggi conosciamo come calcio storico nasce infatti come sport praticato dai soldati romani, nei periodi di non belligeranza, per mantenersi in forma. E’ facile notare questa discendenza militaresca nella durezza degli scontri che avvengono durante le partite del calcio storico.

Origini leggendarie

Questo gioco, largamente praticato a Firenze da secoli, entrò definitivamente nella tradizione fiorentina in seguito ad una famosa vicenda storica. Nel 1530, allorchè le truppe imperiali di Carlo V assediavano Firenze per restaurare al potere la famiglia Medici, i soldati della milizia fiorentina giocavano in piazza Santa Croce questo sport come sberleffo nei confronto degli assedianti. Le truppe fiorentine volevano far vedere agli assedianti che le palle di cannone che fischiavano sopra le loro teste non gli facevano nè caldo nè freddo.

Solo successivamente il tradizionale torneo del calcio in costume è entrato a far parte delle celebrazioni per il patrono, che si tengono il 24 giugno. Il torneo è ancora oggi disputato dai quattro quartieri (o Gonfaloni) storici di Firenze, ciascuno caratterizzato da un particolare colore:

  • Santo Spirito –> bianco
  • Santa Maria Novella –> rosso
  • Santa Croce –> azzurro
  • San Giovanni –> verde

Il torneo, che prevede due semifinali e poi la finale fra le due vincenti, vede come favorite da decenni le squadre di Santa Croce e di San Giovanni, che sono in assoluto quelle con il palmares, più ricco.

calcio storico firenze

Regole del gioco

Scopo di questo sport, è quello di mandare la palla aldilà della balaustra della squadra avversaria, segnando così il punto che, nel calcio storico si chiama “caccia”. La particolarità più bizzarra di questo sport, che assomiglia molto più al rugby che al calcio, è che costituisce un insieme di gioco del calcio e di lotta. Sono infatti ammesse nel corso del gioco prese, pugni, spallate e quant’altro.
Non a caso le squadre nel corso dell’anno cercano di accaparrarsi i giocatori migliori della città,che sono spesso: essi devono infatti eccellere non tanto per le loro doti atletiche quanto nel combattimento. E’ sotto questo aspetto in particolare, che si nota come il gioco sia di derivazione militaresca.

Curioso a questo proposito ricordare che, grazie alla possibilità offerta dal gioco di menare colpi a destra e a manca, le partite del Calcio storico costituiscono un’ eccellente possibilità offerta per “regolamenti di conti” tra un gruppo e l’ altro, o anche fra singoli calcianti. In pratica, sotto questo aspetto, il calcio storico rappresenta una specie di “rissa legalizzata“, in cui spesse volte l’ obiettivo del gioco passa in secondo piano.

Ad ogni modo, l’evento legato al Calcio storico rimane comunque una stupenda occasione per ammirare i magnifici costumi d’epoca indossati non solo dai figuranti, ma anche dagli atleti che disputano le partite, il che avviene proprio in ricordo di quella lontana partita del 1530 disputata dai soldati in divisa militare.

Articolo di Alessandro Benedetti, CuriositasuFirenze.wordpress.com, Nonsolochianti.wordpress.com

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